Da CITY
MILANO di
Saverio Paffumi
Recensione del 9 Aprile 2004
CUCINA BUONA COME A LONDRA
Non ci eravamo sbagliati a scommettere sul Sarla di Shekhar Reikhi
e Marinella Stracchi. Nel mese in cui ha compiuto un anno di vita,
marzo, questo ristorante già citato dalla guida 2004 del
Gambero Rosso, ha ricevuto anche la “benedizione”, sul
Venerdì di Repubblica, di due gourmet di lungo corso come
Gianni e Paola Mura. Finalmente, commentano, un indiano dove si
mangia come a Londra (la capitale inglese è famosa per i
suoi ristoranti indiani fin dal periodo coloniale).
La bellezza
del locale non si discute, complici, oltre all’arredamento
raffinato, le gigantografie e i quadri di Davide Grazioli, artista
amico del titolare e amante del grande paese asiatico.
Ma è
la cucina che si conferma “diversa”, nel senso che qui
non si ha la sensazione che le spezie coprano qualsiasi altro sapore,
rendendo pressoché irriconoscibili le materie prime. Per
cominciare consigliamo l’antipasto misto. Dopodiché
non perdetevi le carni che escono dal tradizionale, potente forno
Tandoori (in terracotta, capace di arrivare a 600 gradi centigradi):
tacchino e pollo in varie salse e l’agnello neozelandese,
molto gettonato per la sua consistenza e delicatezza, nonostante
arrivi dall’emisfero australe dichiaratamente surgelato.
Danze
e musica dal vivo (rigorosamente indiane) sono in calendario il
30 aprile, 7 e 21 maggio.
A mezzogiorno, molto convenienti i piatti unici a 6, 8 o 10 euro
(bevande escluse).
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